Il ruolo delle nuove tecnologie digitali nella didattica inclusiva

Con l’avvento di Internet, il mondo dell’istruzione ha subito una profonda trasformazione e l’uso delle nuove tecnologie ha portato alla nascita di nuovi canali di comunicazione attraverso i quali è possibile la diffusione e l’accesso a molti contenuti educativi. In un’epoca in cui la rivoluzione tecnologica ha reso i giovani dei “nativi digitali”, le competenze legate alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione rientrano tra i saperi fondamentali che contribuiscono in modo significativo al processo di crescita di ogni individuo.

Al giorno d’oggi, la diffusione delle Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (TIC) agevola e meglio definisce i processi di apprendimento. La tecnologia può rappresentare una risorsa aggiuntiva in grado di supportare non solo il modello didattico di stampo classico-tradizionale ma di aiutare anche i giovani nello studio, stimolando processi cognitivi più complessi e favorendo il raggiungimento di maggiori capacità operative. Realizzare simulazioni, reperire informazioni da fonti diverse e confrontarle tra loro, guardare videotutorial, svolgere esercizi interattivi, sono tutte metodologie nuove, autentiche e dinamiche che prevedono un coinvolgimento attivo da parte degli alunni attraverso l’utilizzo di strumenti a loro familiari.

L’introduzione delle nuove tecnologie nella scuola porta ad un cambiamento di prospettiva nella didattica, con uno spostamento verso una visione dell’apprendimento centrato sullo studente, il quale diventa protagonista attivo del proprio percorso cognitivo fatto di ricerca, esplorazione e scoperta. In questa nuova prospettiva anche il ruolo dell’insegnante si modifica profondamente, poiché cessa di essere la fonte principale delle informazioni e diventa sempre più una guida, un “facilitatore” e un “regista” dei processi di costruzione della conoscenza.

Il crescente utilizzo di strumenti didattici informatici consente non soltanto di agevolare l’innovazione didattica ma anche di personalizzare, diversificare e specificare l’offerta didattica a seconda del caso concreto. In una scuola inclusiva, nella quale l’unicità di ogni allievo e le differenze di ciascuno devono essere considerate un valore e una risorsa piuttosto che un limite, le nuove tecnologie rappresentano un’opportunità per rispondere alle sempre più mutevoli esigenze educative di alunni con bisogni educativi speciali (BES) o con disabilità. Pertanto, se utilizzate in modo appropriato all’interno dei processi di apprendimento, le TIC possono diventare nella didattica uno strumento inclusivo e costituire un prezioso alleato per gli insegnanti e una grandiosa risorsa per gli studenti.

Di seguito una breve descrizione di alcuni strumenti digitali particolarmente funzionali all'apprendimento e all'inclusione degli alunni in condizione di disabilità:

LearningApps.org: piattaforma di sostegno alla didattica e all'apprendimento che consente di creare in modo facile e intuitivo moduli didattici interattivi, oppure di utilizzare o modificare quelli già esistenti.
CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa): complesso di strategie, tecniche e strumenti che mirano a garantire la comunicazione a chi non può o non riesce a esprimersi verbalmente. Non ponendosi come sostituto del linguaggio verbale, la CAA mira a offrire un sistema di linguaggio alternativo e, al contempo, a stimolare e incrementare la produzione verbale.
PECS (Picture Exchange Communication System): strategia specifica per i disturbi dello spettro autistico, utilizzata all'interno della CAA e basata sui pittogrammi realizzati da ARASAAC, che rappresentano in modo semplice soggetti, oggetti, bisogni e azioni.
Transcriber: trasforma i messaggi audio in messaggi di testo quindi è utilissimo nell'uso quotidiano per chi ha una disabilità uditiva.
Audionautix: sito on line per reperire suoni e brani musicali anch'essi scaricabili gratuitamente, utilizzabili e modificabili.
Read&Write: è un'estensione di Chrome che permette di trasformare un testo scritto in testo parlato, riprodotto da una voce umana artificiale. Rappresenta un supporto di assoluto valore per l'inclusione delle persone con disabilità visive o con dislessia. Inoltre, risulta molto utile per le persone che non hanno raggiunto la padronanza della lettura.
Mindomo: piattaforma che consente di creare mappe concettuali multimediali, attraverso l’inserimento di immagini, video, link, in modo da personalizzare e organizzare i contenuti in modo visuale, ampliandone le potenzialità.
ChatterPix Kids, applicazione per dare voce ad immagini, animazioni e video.
Video modeling: strumento di autoapprendimento per imitazione riguardante l'area dell'autonomia e delle relazioni. Consiste nella creazione di un filmato di breve durata in cui un soggetto generico, oppure lo stesso futuro fruitore del video, svolge una determinata azione o procedura.
Arts&Culture: è un'applicazione che consente di giocare con l'arte in molti modi diversi, dai cruciverba ai puzzle, consentendo di osservare le opere d'arte ad una risoluzione altrissima.
Quiver: tecnologia immersiva, usata anche per scopi didattici, che permette di arricchire l’esperienza sensoriale armonizzando insieme elementi reali e virtuali.
Kahoot: permette ai docenti di creare quiz online a risposta multipla autocorrettivi e di verificare chi ha svolto il lavoro e i relativi risultati.
Scratch: permette di realizzare giochi educativi utilizzando il coding.
Sketchfab: sito nel quale è possibile visualizzare e scaricare immagini in 3D.