Io come Carter di Chunbo

In un caldo pomeriggio di luglio io e i miei colleghi decidemmo di andare in Egitto perché dovevamo trovare la Valle dei Re. Aspettammo giorni e giorni quando finalmente arrivò la fatidica data della partenza, così salimmo nell’aereo. Io ero emozionato per questo viaggio in Egitto. Dopo diverse ore di volo arrivammo in Egitto. C’erano giganti piramidi dorate alte come montagne .

C’erano tante cose: piante di papiro, il grande fiume Nilo, animali e monumenti. Camminammo e camminammo e finalmente arrivammo alla Valle dei Re. La tomba di Tutankhamon era sotto alla tomba di Ramses 6°. Io e i miei colleghi scavammo un buco enorme, sotto alla tomba e trovammo una porta gigante. C’era scritto “La morte arriverà su agili ali per colui che profanerà la tomba del faraone!”. Non ebbi paura e proseguii. Appena entrati apparvero mummie e fantasmi.

Scappai a gambe levate con i miei colleghi (alcuni colleghi erano morti). All’uscita c’erano tanti insetti velenosi che ci punsero.

Io come Carter di Daniele

Un giorno ero nel mio studio a lavorare: dovevo decidere come arrivare il più brevemente possibile in Egitto. Finalmente, dopo ore di ricerca avevo trovato la strada più breve. Allora avvisai i miei colleghi e gli dissi: “ Si parte per l’ Egitto!Ho trovato la strada più breve!”. Eravamo tutti molto eccitati per questa grande missione perché dovevamo ritrovare la tomba di Tutankamon.

Partimmo con l’ aereo e, dopo qualche ora, ci ritrovammo nella Valle dei Re. Ci accampammo in una lussuosa tenda. L’ indomani partimmo alla ricerca della tomba di Tutankhamon.

Camminammo per ore e ore ma non trovammo niente però ci guardammo intorno e vedemmo piramidi che si innalzavano fino al cielo e le sfingi che ci osservavano con occhi sbarrati. Dopo altre ore inciampai su una punta infilata nel terreno.

Allora scavai e scavai fino a che non trovai LA TOMBA DI TUTANKAMON.

Ero davvero emozionato perché stavo per fare una fantastica scoperta ma sopra la tomba c’era una scritta che diceva:

“LA MORTE ARRIVERA’ SU AGILI ALI PER COLUI CHE PROFANERA’ LA TOMBA DEL FARAONE”

Non ero molto preoccupato così decisi di aprire. Non appena lo feci sentii delle grida e, non appena tornai in superficie, vidi che tutti i miei colleghi erano stati pietrificati e mi dissi “ Oh mio dio! Adesso come faccio! Finirò pietrificato anch’ io, ne sono certo!!!!!!.” Allora tornai all’ aereo ma non c’ era più. Dopo qualche minuto le sfingi dietro di me si risvegliarono e mi lanciarono dei raggi che mi trasformarono in pietra.

Io come Carter di Luciano

Ero nel mio studio con i miei compagni, a Londra, e si stava progettando un viaggio per andare in Egitto. Jack, il mio collaboratore, disse: “Quando partiamo??”. Io risposi: “Partiremo domattina all’alba”. E così fu.

“Sveglia!! In piedi!!!” Era arrivato il momento della partenza. Eravamo entusiasti e carichi di energia. Dopo essere arrivati ci mettemmo a cercare la tomba di Tutankamon. Il panorama era stupendo.

C’erano mummie pietrificate bellissime e una statua d’oro del primo faraone di nome Akenaton. Dopo ore di ricerca trovammo l’ingresso di una tomba e vedemmo una scritta che diceva:

“La morte arriverà su agili ali per colui che profanerà la tomba del faraone”.

Nonostante ciò decisi di entrare nella tomba del faraone bambino. Ma, quando entrai, il mio amico Lord George Carnarvon morì per fatti inspiegabili. E cosi accade anche a molti dei miei operai. Nessuno tornò più dalla tomba...

Chi sarà stato?

La maledizione?

O un fantasma?

Chissà…

Io scappai e tornai a Londra il più velocemente possibile.

Io come Carter di Matteo

Oggi, in Inghilterra, il cielo è cupo e nuvoloso come tutti i giorni vissuti qui. Io ero nel mio ufficio a guardare il cielo quando all’improvviso un foglio dall’ esterno si appiccicò alla finestra; lo presi e lo lessi. C’era scritto che nella necropoli dei faraoni erano stati ritrovati oggetti di inestimabile valore.Così decisi di partire per l’Egitto con i miei operai e il mio amico George Carnavon per scoprire altri oggetti. Ci dirigemmo verso l’aeroporto, prenotammo il biglietto e partimmo. Passate lunghissime ore, arrivammo nella città più storica del mondo.

Appena scesi, un’aria calda mi avvolse il corpo e tutti noi ci guardammo attorno e restammo a bocca aperta per i monumenti spettacolari che ci circondavano: piramidi altissime e sfingi gigantesche.

Affittammo delle camere di un albergo a quattro stelle. Il giorno dopo mi svegliai all’alba, feci colazione con la mia squadra e partimmo in jeep verso la Valle dei Re. Arrivati lì la temperatura era di 45°, tutti noi cominciammo a sudare. In lontananza vedemmo arrivare un tornado così cercammo di scappare in velocità ma ci risucchiò e ci portò in un posto isolato. Lì cera solo sabbia…nient’altro. In un punto del deserto la sabbia scomparve creando un buco.

Io, senza pensarci due volte, presi le corde, le piantai e le buttai nel buco; appena in fondo accesi la torcia e davanti a me vidi una scritta che diceva:

“LA MORTE ARRIVERA’ SU AGILI ALI PER COLUI CHE PROFANERA’ LA TOMBA DEL FARAONE”.

Io ci pensai: se entravo potevo morire ma, al contrario, non avrei mai scoperto cosa si nascondeva in quel luogo. In quel momento ero proprio indeciso poi mi convinsi ed entrai lo stesso con gli operai. Mi ritrovai davanti alla sala degli oggetti preziosi. Gli operai portarono tutto fuori; appena tornati mi diedero una brutta notizia: George era scomparso.

Io gli dissi: “ Come scomparso? E’ impossibile!”. Poi continuai preoccupato. All’improvviso scomparvero anche gli operai e davanti a me vidi la tomba di Tuntankhamon. La sua tomba era ricoperta d’oro e di pietre preziose. Mi avvicinai per aprirla ma venni risucchiato anche io. Di questa storia non si sa più niente e la tomba di Tutankhamon rimase un mistero…

Io come Carter di Michele

Ero nel mio ufficio a progettare un viaggio in Egitto.

Ne parlai con un mio amico così decidemmo di partire insieme per arrivare in quel luogo meraviglioso. C’erano volute ore e ore di viaggio. Dopo essere atterrati all’aeroporto ci dirigemmo verso il deserto. Camminammo per ore e ore sotto il sole cocente con la sabbia nelle scarpe. Eravamo molto stanchi finchè finalmente vedemmo di fronte a noi la necropoli dei faraoni. Entrammo.

C’era una scala sotterranea e, facendomi coraggio, andai avanti. Vidi un corridoio lunghissimo con dei sarcofagi nelle pareti. Con passi incerti mi incamminai piano piano perché avevo paura che mi pietrificassero. Vidi davanti a me un muro con una scritta che diceva

“LA MORTE ARRIVERA’ SU AGILI ALI PER COLUI CHE PROFANERA’ LA TOMBA DEL FARAONE”.

Nonostante ciò, non ebbi paura e cominciai nel mio intento. Feci un buco nel muro e ammirai un grandioso tesoro che mi lasciò senza fiato. Vidi perfino il sarcofago di TUTANKHAMON!!! Lo aprii e vidi una maschera e una collana tutte e due piene di pietre preziose.

Le presi ma, non appena le toccai, il mio amico morì. Poi un esercito di mummie uscì dai sarcofaghi e nella stanza del sarcofago reale anche il faraone non si svegliò.

Presi il tesoro e scappai nel corridoio buio e terrificante. Purtroppo la mummia mi inseguì e all’ improvviso la porta si chiuse. Usci e decisi di non tornare più in quella tomba misteriosa e terrificante.

Io come Carter di Patrick

Come tutti i giorni mi diressi al lavoro, arrivato in ufficio mi misi subito al computer. Poco dopo arrivò il mio amico George Carnarvon che mi diede una bellissima notizia. Mi disse infatti che nella Valle dei Re c’era qualcosa di speciale da scoprire ma non si sapeva cosa. Così decidemmo di partire insieme ai miei operai. Andammo in aereo e dopo ore e ore arrivammo in Egitto.

Scesi dall’aereo, il vento del deserto del Sahara ci avvolse facendoci così respirare la misteriosa aria d’Egitto!

Di fronte a noi le tre piramidi si innalzavano imponenti, erano molto alte con scritte in geroglifico.

Il sentiero era lungo circondato da villaggi belli e sfingi che, se si fossero svegliate, ti avrebbero ammazzato. Così camminammo senza far rumore ma il mio amico George Carnarvon fece un passo falso e svegliò una delle sfingi. Così iniziammo a correre a gambe levate e ci rifugiammo in una casa. Gli operai morirono tutti mangiati dalle sfingi…….

Rimanemmo io e George Carnarvon. Lui chiamò l’ufficio ma nessuno rispose quando, all’improvviso, vidi un pezzo d’oro. Così scavai e trovai tanti scalini. Li percorsi tutti e mi trovai di fronte ad una scritta molto inquietante: “ La morte arriverà su agili ali per colui che profanerà la tomba del faraone!”. Mi feci coraggio e andai avanti senza nessuna paura. Trovai un buco e, guardandovi attraverso vidi un muro tutto d’oro

.

Entrai e trovai la TOMBA di TUTANKHAMON. Ero molto emozionato. La volli aprire ma non ci riuscii poi fui punto da un insetto…

Di questa storia non si sa altro e il tesoro di Tutankhamon rimane tutt’ora un mistero...

Io come Carter di Simone

Ero in ufficio a Londra, fuori dalla finestra il tempo era bello, il sole splendeva in cielo e non c’erano nuvole. Ad un certo punto il telefono iniziò a squillare: era lord George Carnarvon il mio finanziatore. Quel mattino mi chiese se volevo partire per una spedizione nella Valle Dei Re. Io eccitato ovviamente risposi di sì. Il giorno seguente ci trovammo in aeroporto, pagammo il biglietto e poi salimmo sull’ aereo. Il viaggio fu lungo e noioso ma ad un certo punto arrivammo. Appena scesi dall’aereo ci avvolse una folata di vento caldo. Dopo poco ci accampammo nel deserto. Fu una notte burrascosa; tuoni e lampi si intravedevano dalla tenda. Ma quando il mattino seguente ci alzammo tutto era finito. Così ci incamminammo verso la Valle dei Re: lo splendore di quella valle era unico, i monumenti sotto il sole cocente sembravano quasi d’oro.

Mentre camminavamo ci trovammo davanti a una grandissima “ caverna”, vi entrammo dentro e scavando trovammo un pezzo d’oro con scritto: -La morte arriverà su agili ali per colui profanerà la tomba del faraone!!!!! - In quel preciso istante ci fu un blak out e scoppiò un temporale. Ma io, Howard Carter, non mi feci intimidire e ordinai ai miei operai di continuare a tirarla fuori. Una volta che la tomba fu fuori dalla sabbia mi trovai davanti uno splendore magnifico. La tomba era tutta d’oro con decorazioni stupende. Alzai il coperchio e mi trovai davanti una mummia: la mummia di Tutankhamon …

Però improvvisamente mi afferrò e mi scaraventò contro il muro pronunciando queste parole:- Colui che ha trovato la tomba di Tutankhamon ora deve morire!!!- . A quel punto capii che non sarei più tornato a casa.

Io come Carter di Tommaso

Un bel giorno di sole lucente io e il mio migliore amico George Carnarvon. Decidemmo di informarci sulla vita di Tutankhamon.

“Ecco! Viveva nella valle dei re!”.

Incuriositi di trovare qualcosa di eccezionale, decidemmo di fare la cosa migliore: trovammo un aeroplano che portava proprio nella Valle dei Re. Ci preparammo per il volo con tutti i nostri operai. Facemmo un’ora di viaggio. Appena misi i piedi a terra mi sentii tutto accaldato perché il sole era cocente e soffiava un vento caldo, proveniente dal deserto del Sahara.

C’ era un paesaggio spettacolare: piramidi che si innalzavano in cielo, sfingi e costruzioni inimmaginabili. Facemmo una capanna con rami e foglie giusto per accamparci. Passata la notte iniziammo le nostre ricerche. All’ improvviso vidi una cosa luccicante in mezzo alla sabbia.

“Oro! Oro! Venite!”

George disse che era strano trovare un pezzo d’oro nel deserto. Così scavammo in mezzo alla sabbia incandescente quando ad un tratto apparve una parete d’ oro davanti ai nostri occhi. C’ era anche una scritta:

“La morte arriverà su agili ali per colui che profanerà la tomba del faraone”.

Io non mi feci prendere dalla paura ma, appena misi le mani nella porta, tanti operai si sentirono attraversare da un brivido di terrore e morirono. Poi , appena aprii la porta, si sentì un urlo: era Gorge che era stato punto da un insetto velenoso infatti morì.

Rimasi solo.

E venne un black-out e ….

Io come Carter di Valentina

Ero nel mio ufficio a Londra quando il mio socio mi disse:”Andiamo nella Valle dei Re?”. Io risposi di si. Salimmo in un elicottero e partimmo. Io ero agitata e anche emozionata per questo viaggio sensazionale. Appena arrivati ci mettemmo subito alla ricerca di qualcosa di straordinario e mai scoperto. Di fronte a noi c’era un bellissimo paesaggio. Il panorama era magnifico, lasciava a bocca aperta! C’erano le imponenti piramidi, la sfinge e delle statue che sembravano doversi animare da un momento all’altro.

Sarei voluta rimanere ad osservare quello spettacolo meraviglioso ma dovetti tornare alla mia ricerca. Dopo ore e ore di ricerche sotto il sole cocente d’Egitto e molto sudore, io trovai una grotta all’ombra. Così corsi fin laggiù mentre il mio socio dormiva. Appena arrivata nella grotta mi appoggiai ad un lato e, cadde un sasso formando un buco.

Da quel buco vidi moltissimi oggetti così iniziai a scavare sempre più velocemente quando……vidi una scritta!!

LA MORTE ARRIVERA’ SU AGILI ALI PER COLUI CHE PROFANERA’ LA TOMBA DEL FARAONE!!!!!

Non mi spaventai per quella scritta, così entrai. Vidi 5.000 oggetti molto impolverati e mi misi a spolverarli quando mi arrivò una chiamata. Era il mio socio che diceva: "Sono morti tutti i tuoi operai!”. Io risposi: "Ma come? E’ impossibile! Non può essere vero! Com’è successo, come farò a portare 5.000 oggetti da sola!?"

Così decisi di tornare a Londra per vedere se era vero che fossero morti. Appena saliti sull’elicottero il mio socio fu punto sulla guancia da un insetto e morì. Ora ero sola, sola e disperata in quella terra misteriosa.

Mi chiesi se la causa di tutte quelle sciagure fosse stata quella scritta o un caso raro…….rimarrà per sempre un mistero!!

Io come Carter di Valeria

Io e la mia assistente eravamo nello studio. Stavamo progettando un grandissimo viaggio in Egitto.

Dopo tantissime chiamate, riuscimmo a trovare i mezzi e i soldi per partire così corremmo verso la camera per preparare le valigie. Era il giorno della partenza, eravamo agitatissime!!!

Salimmo nell’aereo con una tale emozione da far ballare e saltellare. L'aereo si mise in volo e sul PC potevo vedere a che punto eravamo nel viaggio; eravamo ancora lontani!!!!

Dopo ore e ore seduti in quella poltrona scomodissima, finalmente arrivammo in Egitto. Davanti a me apparve una bellezza inestimabile!!!

C’erano le piramidi che si innalzavano una dopo l’altra, la sfinge che mi osservava con occhi rossi smeraldo, la sabbia oro lucente ed un vento caldo, anzi caldissimo!!! Era irrespirabile.

Atterrammo e ci mettemmo in viaggio verso la necropoli dei re, un posto bellissimo. Camminammo sotto quel sole bollente e quella sabbia scivolosa…

Era veramente frustrante! Scavammo per giorni e giorni finchè, da un piccolo foro, vidi una scritta che diceva:

LA MORTE ARRIVERA’ SU AGILI ALI PER COLUI CHE PROFANERA’LA TOMBA DEL FARAONE

Appena sentita la parola FARAONE urlai per la gioia!

Spostai i sassi e vidi una tomba! Subito corsi dagli operai a dirgli di entrare. Una volta entrati nessuno di loro fece ritorno. Cosa avranno fatto? Li avrà punto un insetto o sarà stata la maledizione del faraone?

Io rimasi sbalordita, non credevo che gli operai fossero morti davvero ma, questo rimarrà per sempre un mistero…..

Io come Carter di Virginia

Ero nel mio ufficio: stavo progettando un fantastico viaggio nella Valle dei Re perché volevo scoprire qualcosa che mi rendesse famoso.

Avevo deciso di portare don me una trentina di operai e il mio finanziatore: lord George Carnarvon.

“Il viaggio sarà fra due settimane!’’ Finalmente arrivò il giorno della partenza!

Eravamo tutti eccitati! Salimmo su una grossa nave. Dopo giorni e giorni di navigata (non veramente piacevole e per questo sembrava di essere su quella nave da secoli!) arrivammo in Egitto! Eravamo nella Valle dei Re! Decidemmo di riposare quel giorno per partire l’indomani.

Eravamo in spedizione e camminavamo da diverse ore quando notai una piccola duna. Cominciammo a scavare finché il buco fu abbastanza profondo da farci passare; le tenebre avvolgevano tutto come in un abbraccio. Ad un certo punto vidi una specie di grotta e sopra c’era una scritta:

“LA MORTE ARRIVERÁ SU AGILI ALI PER COLUI CHE PROFANERÁ LA TOMBA DEL FARAONE’’

Nessuno di noi si intimorì leggendo l’avvertimento. Così entrammo in quella “grotta’’ ma un enorme masso ci sbarrò la strada. Gli operai fecero un buco nel masso e … ecco la scoperta!

Era la tomba di un faraone! Ma di chi? Al centro della stanza c’era il sarcofago lessi il nome in geroglifico “Tutankhamon, il faraone bambino’’.

Tolsi il coperchio e….. orrore! La mummia teneva gli occhi aperti e si divincolava!

Uscimmo spaventati correndo come pazzi verso l’accampamento. I seguenti tutti i miei operai morirono e mi trovai solo con lord George Carnarvon. Decidemmo di ritornare laggiù ma appena arrivammo il mio unico compagno di spedizione venne punto da un insetto e nel giro di pochi secondi morì. Ora ero davvero solo.

Sentii quella voce “metallica” che parlava e mi spaventai, feci in tempo a scattare una foto poi fuggii.

All’accampamento non feci altro che guardare la foto: gli oggetti d’oro e d’argento erano quasi luccicanti nel buio della tomba.

Le sculture dei gatti sacri avevano alcune parti dorate che risplendevano. L’insieme di tutto ciò facevano venire voglia di stare sempre laggiù, nel buio della tomba. Peccato per la mummia con la sua voce di metallo. Ritornai in Inghilterra.

Pochi giorni dopo raccontai cosa avevo trovato nella tomba di Tutankhamon, il faraone bambino, che ora può continuare il suo sonno eterno nel museo del Cairo.